mercoledì 31 marzo 2010

Come aria in vena sei.


Ho scattato questa foto convinta che cinque minuti più tardi avrei passato un pessimo pomeriggio. Invece sono stata così felice poi. Senza alcuna aspettativa.

Avete presente la nostalgia di cose dolci? Ecco.

Ora nasce quel mio bisogno di comunicare che poi porta solo a disastri, perchè finisco per dire troppo, anche quello che non dovrei.

Sapete di cosa avrei bisogno oggi pomeriggio?

Di comprare la Costituzione italiana, e nella stessa libreria il Diario di un seduttore, poi spendere duecento euro in vestiti colorati e fare l'amore con S.

Ma soltanto due di queste cose sono destinate ad avverarsi. Perchè non tutti i sogni diventano realtà.


Ps: finalmente ho identificato i miei nuovi vicini di casa.


martedì 30 marzo 2010

All'alba vincerò.


''Perchè se qualcuno o qualcosa devono cambiare la mia vita, un figlio lo farebbe perlomeno con tutta l'innocenza di questo mondo.''


Ecco, l'ho detto.


Riti woodoo. Riti woodoo. Trallallerotrallallà.
Ps: ridatemi HELLO KITTY.




mercoledì 24 marzo 2010

Gin in teacup.


Grandissima paraculata è pensare all'amore come qualcosa di passato.

Ed immenso ed utopistico sogno è pensarlo come motore del mondo. Il quale avrebbe, in tal caso, bisogno di un buon meccanico.

Basta girarsi intorno per osservare la cattiveria nelle sue più strane forme. Nei suoi più strani segreti. Una cattiveria che non sa piangere eppure ci appartiene a tal punto da risultare chiara, evidente. Se non fosse parte di ognuno non potrebbe, ognuno, darle un nome.

I miei appuntamenti più interessanti sono diventati quelli del caffè. Atrio della scuola. Il mio primo piano. Per 25 centesimi puoi riempirti la bocca di uno strano derivato di caffeina dal sapore abominevole. E intanto addentrarti nelle più importanti conversazioni della giornata. Che differiscono molto da quelle da pranzo di famiglia.

Oggi tuttavia voglio molto bene a mamma e papà, e li ringrazio di avermi messo al mondo, nonostante questa giornata sia nella lista delle più insignificanti della mia vita.


venerdì 19 marzo 2010

Losing my religion.


Non era nei miei piani passare un pomeriggio a studiare. A bere thè alla fragola. A riempirmi di zuccheri. Che non verranno facilmente smaltiti.
Perchè, solitamente, non rientra nelle mie capacità fare piani.
Ma il mondo, si sa, ormai gira al rovescio. Anche se continuo ad evitare dibattiti politici in classe. Non perchè io sia troppo intelligente, ma perchè credo che qualcuno sarebbe troppo stupido per capire.
La mia filosofia è oltremodo platoneggiante.
PlatoPlatonis rules.
C'era un periodo in cui scrivevo sempre di idee, di idee, di idee.

mercoledì 17 marzo 2010

Gioia e dolore.






GIOIA E DOLORE HANNO CONFINE INCERTO, NELLA STAGIONE CHE ILLUMINA IL VISO.




''Ci stavo pensando. Io credo davvero che tu abbia una forza immane. Voglio dire, riesci a vivere la situazione che vivi, sotto tutte quelle pressioni psicologiche. è da impazzire. Fai tutto questo, sopporti tutto questo, in nome dell'amore più puro. Solo per questo. Per nessun altro strano motivo. Ti giuro, vorrei fare qualcosa di concreto per te. Vorrei vivessi a casa mia, come fossimo sorelle. Qualsiasi cosa pur di non vederti piangere come ti ho vista oggi. Ti voglio bene.''




Ti voglio bene D.




Oggi Romeo e Giulietta avrebbero avuto una storia diversa.




domenica 14 marzo 2010

Something stupid.


Perchè frequentare l'ultimo anno in un liceo classico significa anche: dover ripassare duecento pagine di appunti su Immanuel Kant, cinquanta pagine di appunti su Fichte, cinquanta pagine di appunti su Shelling, duecento pagine di appunti su Hegel, e duecentocinquanta pagine di appunti su Marx, per la simulazione della terza prova scritta. E dovrei dare un'occhiata anche a scienze della terra ed inglese.

Non può iniziare così la mia domenica mattina. Non può.

Domani I CENTO GIORNI. Una cosa da spavento sulla quale si potrebbe fare un film.

E io sto diventando pazza.


Ps: questa foto è stata scattata nella mia vasca da bagno.

mercoledì 10 marzo 2010

D. in wonderland.


Della serie, non si finisce mai di imparare dalle fiction americane. Come sangue, come droga. E anche i cattivi hanno spesso un triste passato. Mentre qualcuno paragona il Cappellaio Matto a Don Chisciotte, ed io ricomincio a vivere la mia vita normale. Giusto per vedere a che punto sono arrivati i miei mulini a vento.

La pillola di G. della giornata è stata: ''Perchè uno così puoi lasciarlo una volta sola, poi ti guardi intorno e ti chiedi come t'è venuto in mente. Quello era lo sbaglio più grande, e dico più grande, che potessi fare.''

Ma purtroppo la nostra realtà è ben diversa, e domattina Lord Henry resterà incollato su quella pagina dietro lettere d'inchiostro, e Basil discuterà su quanto sia importante custodire anche il nome della persona che si ama senza svelarlo a nessuno, e Dorian Gray contemplerà il suo ritratto realizzando per la prima volta di quanto sia dannatamente bello, e diventandolo ancora di più. Perchè in questo c'è un assoluto fascino: nella perdita dell'ingenuità.


Buonanotte.


lunedì 8 marzo 2010

Che bello quest'inganno.


Vorrei tanto che non mi piacessero i ristoranti. Vorrei tanto che non mi piacesse sentirmi perfetta. Mi bastano sempre 24 ore. Ma è matematicamente certo che queste 24 ore vengano rovinate. Perciò ho scelto di affittare Vanilla Sky stasera. E di rimanere nel buio della mia camera. Ho passato 57 minuti dal dentista, che ha scavato a fondo nella mia bocca, e mi ha tappato provvisoriamente un dente. Sono tornata a casa e ho aperto i libri di latino, scoprendo l'ipocrisia di Lucano. Accusò la madre per salvarsi la pelle. Ma fu comunque costretto ad uccidersi. Però, come è possibile che una donna si chiami Polla Argentaria? Io sono contenta di chiamarmi Dana. Che non è l'abbreviazione di niente. Secondo me e D. gli uomini sono fondamentalmente molto egoisti perchè non conoscono la natura della maternità. Ma io non so fino a che punto questa natura coinvolga anche me.

Ho pensato tutto il giorno a David Bowie, senza saper bene perchè, al Sublime nell'arte, senza saper bene perchè, a cocktail dai nomi strani, senza saper bene perchè.

Ma questo è uno di quei giorni in cui mi sento artista incompresa.


sabato 6 marzo 2010

Heart of glass


Heart of glass è stata per mesi la canzone ideale e

La cantavamo a squarciagola mentre tornavamo da P. e dai nostri quartieri antiuomo.

Dicevi che ti faceva bene ascoltarla, anche se il cuore tu non lo sentivi

Battere e

Il mio lo prendevi a schiaffi.

Questa sera devo scrivere anche se è tardi perchè ho capito

Finalmente

Quanto basti poco per illudersi.

Ed è questo il momento in cui ti tornano in mente le raccomandazioni di mamma,

La mia che dice,

''A 18 anni l'amore non lo sai fare, puoi soltanto scopare''.


Heart of glass dentro fialette trasparenti dove tutti credono che non sia mai stata.


I viaggi senza ritorno e le tenebre piene di luce.


Le nuvole lassù.


D. è immorale.


Mi hanno detto che sono un petauro dello zucchero.

Ho deciso che ne voglio realmente uno.

Ho scritto un articolo che nessun giornale accetterà mai, e ho paura di innamorarmi di G.

Forse perchè ho paura di smettere di amare S.

E ho fatto finalmente quadrare i conti. Mi piacerebbe accendere lampadine dell'amore nella mia testa, mi piacerebbe diventare una correttrice di bozze, e soprattutto. Farmi dipingere.

Rosso Malpelo mi è molto antipatico, il verismo idem. Ed 'idem' è una parola latinissima.

Tutto questo soltanto perchè di sabato pomeriggio sto ritardando il mio appuntamento con l'inferno.

E pensare che avevo lottato tanto per arrivare fin qui. Ed ora scoprire che non so neanche chi sono mi fa venire da piangere.