giovedì 29 aprile 2010

E mi uccidi.


Ho capito che certe persone non si smentiscono mai. Se si sforzassero. Non ci riuscirebbero. Nasciamo con un talento, una predisposizione. Anche la più sbagliata del mondo. Evitare un giro in un centro commerciale, e restare qui a scrivere e ripassare latino. Questo per esempio si chiama farsi del male.

Vorrei non dover compiere una scelta, vorrei essere trascinata un po', vorrei potermi fidare, vorrei poter tornare indietro nel tempo, vorrei smettere di illudermi. Vorrei dire soltanto basta, e smetterla di tormentarmi. Vorrei non essere così stupidamente capricciosa, vorrei non pensare a quanto male ho fatto ad A., vorrei soltanto che qualcosa cambiasse. Che qualcuno riuscisse a stupirmi, a farmi piangere di felicità.

Sì, perchè è passato troppo tempo dall'ultima volta.

Domani diventerò famosa e mi chiederanno se quell'articolo l'ho scritto davvero io. Nel frattempo penserò ad uno snowboard, e alla neve, e a posti lontani che non ho mai visto, e me ne sbatterò il cazzo di tutti quei sorrisi.

Non so come reagire di fronte ai complimenti. Io non m'impegno mica.

Ps: L. ha fatto bene a non innamorarsi.

Ps II: non sono incinta.

Ps III: un giorno dedicherò un libro a P. che, sotto metadone, era nella mia stanza d'ospedale e mi parlava di suo figlio Dylan. Diceva sempre, non ti fidare di S., non ti fidare.


6 commenti:

  1. meglio, molto meglio una critica di un complimento.
    e molto meglio, decisamente una dedica, che un autografo.

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  2. ah! molto meglio non incinta, se non si è pronte, ma i bambini sempre!

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  3. idem: non sono capace nemmeno io di fronte ai complimenti.
    E ieri ho scoperto che sono diventata emotivit� fatta persona. Dinanzi un complimento o una critica distruttiva.

    le parole dure ma logiche sono le uniche che non fanno male.

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  4. °Mauro N. Battaglia°: Non sono pronta nemmeno alle critiche, diciamo che non sono pronta a niente. Forse a qualche sguardo che dica più di ogni altra parola. O ad un consiglio, ma dipende da chi lo dà.

    °Ransie°: O meglio solo le parole, pesate e caricate di ogni significato possibile. Sono quelle di fronte alle quali ci emozioniamo e basta. Sono quelle che hanno vita a sè, e con la loro innocenza possono cambiarci, ma senza far male.

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  5. Fuggi via nelle neve, che per me è il simbolo di purezza, di incontaminazione. Perchè ti senti 'inadatta' e cerchi una pulitura. Sai, a volte farsi del male non è poi così male.

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  6. °The ghost punisher°: La tua ultima frase diventerà il senso della mia vita.

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