martedì 11 maggio 2010

L'unica cosa che ho è lo squallore del mondo.


Silenziosamente quest'eclissi di muro bianco e questo suono di lune spente mi ha spinto a pensare Beethoven mio. Mio, e solo mio.

Credevo di essermi persa e di non avere più occhi che cambiano colore. Col tempo che piange, che nasce o che non riesce a morire.

In questi attimi di eternità, in questo eterno ritorno, in queste scintille, io cerco soltanto un po' d'oblio.


C'era chi allontanava la solitudine sui gabinetti della metro.


4 commenti:

  1. E se i tuoi occhi cambiassero colore perchè variano a seconda delle persone che sono nella tua vita? Non cercare l'oblio, piuttosto cerca una fune alla quale puoi aggrapparti, perchè se lo cerchi, l'oblio, vuol dire che già ci sei dentro.

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  2. Qeste tue parole mi hanno fatto pensare a me.
    A quel simbiotico sentire che dipinge meraviglie sui cigli.
    Un bacio.
    Perché te lo sei meritata.

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  3. °The Ghost Punisher°: Sì, probabilmente sono empatopatici. Ma non credo che questa parola esista.

    °Madonna Demonia°: Sento quel bacio dentro. Amo le simbiosi.

    °Hobbs° (ovvero, mi viene in mente lo stato di natura): Applausi.

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